[vc_row][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]

Tra i tanti ospiti di questa prima edizione di Palermo Comic Convention 2015 c’era anche Giorgio Vanni, noto artista delle sigle Mediaset degli ultimi dieci anni (circa).
Non era previsto questo incontro perchè Giorgio è arrivato sul tardi e dopo un giro di foto e autografi con i fan, era pronto ad andare a cenare insieme a Max Longhi, fidato amico nonchè autore di molte sigle.
Ma la serata ha riservato una sorpresa quando ci viene comunicato dall’organizzazione che eravamo tutti ospiti a cena in un ristorante del luogo. E ci ritroviamo in auto io, Giorgio, Max ed altri artisti per andare in questa bella location dove ci aspettava una lunga tavolata per oltre 20 persone (tra cui Scott Hampton, Maurizio Manzieri, Val Romeo, Claudio Chiaverotti e altri ospiti).
Ovviamente dopo essere stati in auto insieme scambiando due chiacchiere lungo il tragitto dalla Mostra del Mediterraneo al ristornate,  una volta arrivati è stato quasi natuarale sedersi vicini e la vicinanza ha fatto si che tra un argomento e l’altro si parlasse anche, ovviamente, di cartoni animati e di sigle.
Giorgio è stato molto disponibile e simpatico in ogni risposta anche se l’argomento è stato oggetto di discussione per mesi.
Certo, Lupin cantata con Moreno non è stato l’argomento principale. Si è parlato un pò di tutto. Dalla musica al cibo, dalla tv alle abitudini divertenti del duo Giorgio Vanni & Max Longhi.
Una di queste è che Giorgio non riesce mai a finire una cena insieme a tutti. Si deve alzare prima degli altri e pare che questa sia un’aspetto diventato quasi una macchietta su cui lo prendono in giro bonariamente. E lui si alza e si siede costantemente mentre Max gli intima di stare quieto e di aspettare che la cena sia finita.
Un’altro aspetto comico sono le “massime” che Max regala e che pare vengano scritte prontamente su un taccuino per non perderne traccia.
Dopo ve ne cito una che ci ha fatto sorridere.

Ovviamente il discorso iniziale è stato proprio Lupin e la sigla con Moreno.

Giorgio Vanni: Inizialmente mi sono un pò dispiaciuto ma poi mi è passata e oggi posso dire che ci hanno fatto un favore. Non ho mai avuto così tanta pubblicità in vita mia.

VdPP: E la petizione?
Giorgio Vanni: Parliamone… Ma siamo seri? Ok, 30.000 firme per chiedere la rimozione di Moreno dalla sigla ma parliamoci chiaramente… Ma cosa sono 30.000 firme per Mediaset? Stiamo parlando di cifre che non hanno senso. Ma poi… una petizione per una sigla? Ma facciamola per la carta igienica che manca nelle scuole (e tanto torto non ha – n.d.r.).
Io non è che voglio dire che una sigla può non piacere perchè una critica è una critica e se viene fatta in modo corretto io l’accetto e sono contento. Ma quello che mi è dispiaciuto è che ho letto commenti che sono andati sul personale, tipo “come ti sei permesso di toccare il mito di Lupin” o comunque messaggi di odio. Perchè il problema è questo.
Tralasciando lo zoccolo duro dei fan che avrebbero voluto la sigla storica (ma c’è da dire che Lupin ha avuto così tante sigle che ormai ogni generazione ha la sua…) quello che fomenta queste cose sono gli “heaters”.

VdPP: Heaters?
Giorgio Vanni: Si. Sono dei blogger attivi sulla rete che odiano tutti. Ogni occasione è buona per fare una polemica o scatenare flame. Sono i classici “leoni da tastiera” che dietro un pc si scaldano tanto ma poi a conti fatti il loro scopo è semplicemente aizzare gli animi. Sai chi ha aperto la petizione? Un rapper. Uno che magari ce l’aveva con Moreno perchè è più bravo e la gelosia fa brutti scherzi. Perchè Moreno è bravo. E non lo dico così per dire. A me piace molto, è un vero e proprio artista.

VdPP: Io però ho una perplessità… se la scelta di Mediaset è quella di avvicinare un pubblico più giovane attraverso la scelta di un artista popolare negli adolescenti, perchè poi mandare in onda la serie in un giorno e orario difficile come quello scelto (la domenica in seconda serata)?
Max Giusti: E’ è da parlare con la programmazione e con chi fa il palinsesto. Noi non siamo i produttori della serie o i distributori, noi siamo gli artisti che lavorano su commissione ad un prodotto musicale associato ad un programma. Tutto quello che poi avviene dopo non passa per noi. E questo a volte si dimentica. Noi siamo parte di un ingranaggio ma facciamo la nostra parte nel limite di quello che ci compete.

Poi Max ci “regala” una di quelle massime per cui è famoso e di cui ho detto prima: “Se quest’anno si porta il velluto, tu realizzi un abito in velluto, ma non è che te lo puoi mettere in estate con 35 gradi. Devi capire che ci sono momenti e momenti in cui puoi metterti un vestito. Se fai un sigla per un pubblico giovane, allora devi programmarlo nell’orario in cui quel pubblico è davanti la tv”.
E citando Fantozzi, a tavola scattano “92 minuti di applausi”.

Intanto la cena prosegue e gli argomenti spaziano anche su altre tematiche. La musica è quasi sempre presente, del resto a parte Giorgio, Max è un musicista che ha lavorato con molti artisti italiani (tra cui Ramazzotti, ma controlla) e stranieri.
Si parla di Madonna, di Lady Gaga, ma anche di rapper.
E tra una cosa e l’altra si parla anche del fatto che Moreno forse non è stata la prima scelta ma gli altri contattati avevano sparato troppo alto e quindi… Ma non posso dire altro ma sappiate che il primo rapper che è stato contattato era uno moooolto famoso, un grande appassionato di fumetti e cartoni animati con una folta capigliatura. STOP…

Ci avviamo verso la fine della serata, la cena è stata bella carica, ma del resto siamo a Palermo, si sa che in Sicilia si mangia molto bene. E a chiusura non potevano mancare i cannoli…
Giorgio fianalmente riesce ad alzarsi da tavola come già voleva fare da un pò, e ci saluta dicendoci che a differenza di prima che era stanco e voleva tornare in camera ora è bello sveglio.

VdPP: Andiamo a ballare allora? Approfittiamo che ti sei riattivato e smaltiamo la cena.
Giorgio Vanni: Hahahah, no dai. Domani mi aspetta il concerto, vado a riposarmi!

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Giorgio Vanni

Scritto da
-