Napoli Comicon 2017: il punto

Napoli Comicon 2017: il punto

E da dove vogliamo partire? Vediamo…
Che il Napoli Comicon sia ormai un evento attesissimo non devo dirlo io perchè sarebbe l’equivalente della scoperta dell’acqua calda. Diciannove edizioni tutte in crescendo (da un punto di vista di presenze) e uno spazio espositivo sempre più grande che denota l’interesse degli addetti al settore (seppur qualcuno ha qualcosa da dire a riguardo).

Il Napoli Comicon 2017 si conferma uno dei maggiori appuntamenti del settore dei fumetti, gioco, videogioco e animazione. Per molti secondo solo a Lucca Comics and Games anche se si dice che i numeri posizionino il Romics al secondo posto (circa 200.000 accessi) e il Napoli Comicon al terzo (sono state stimate 130.000 presenze). Ma da un punto di vista numerico si deve considerare anche che Roma è decisamente più grande di Napoli e in proporzione forse la differenza è davvero minima.

Ma secondo o terzo che sia poco importa dato che non sono necessariamente i numeri a decretare la qualità di un evento, ma gli eventi stessi all’interno di esso.
Ma in questo articolo non si vuole parlare delle differenze tra le due fiere ma di quello che questo Napoli Comicon è oggi a ridosso del suo ventesimo anniversario che ricadrà nella prossima edizione del 2018.

Leo Ortolani Napoli Comicon 2017

La locandina del Napoli Comicon 2017 vista da Leo Ortolani

Inziamo col dire che la scelta di Roberto Recchioni come Magister di quest’anno è stata fonte di polemiche sia interne che esterne.
Ebbene si, possiamo dirlo, questa scelta non è piaciuta a tanti.
La dimostrazione è da un lato la divergenza con il bravo Direttore Culturale Luca Boschi (qui il suo post) a cui è seguita una precisazione pubblica sul sito del Comicon dal titolo “Una doverosa risposta, e pubblicamente non ne daremo altre” (qui l’articolo) e dall’altro la reazione del pubblico che ha bocciato questa scelta o quanto meno il risultato.
E non a caso è nata l’operazione #Seimejote organizzata da N3RDCORE che proponeva a tutti di realizzare la propria versione della locandina. Sulla loro pagina (qui il link) è stato indetto una sorta di concorso (ma senza premi) in cui si invitavano gli utenti a disegnare la loro versione partendo dalla base originale. E come ispirazione sono state pubblicate le versioni di vari artisti tra cui Leo Ortolani che vedete riproposta qui ma che insieme alle altre potete trovare al link sopra citato.

Il secondo punto su cui c’è da discutere e che parte degli standisti lamentono un poco interesse da parte del pubblico verso il fumetto vero e proprio e questo dovuto al fatto che negli anni il Napoli Comicon si è evoluto in qualcosa di sicuramente più grande ed importante, molto lontano da quello che era una volta l’evento di Castel S. Elmo e che molti ricordano con nostalgia. Ma purtroppo, e questo non è colpa dell’organizzazione ma è un problema comune alla quasi totalità delle fiere, ad eccezione forse di Lucca Comics and Games, dato che il target è cambiato e il fumetto, ad eccezione di nomi importanti del panorama come Leo Ortolani, Sio, Zerocalcare, Don Alemanno, Lorenza Di Sepio, Mirka Andolfo (per citare alcuni degli ospiti più ricercati in questa edizione) passa purtroppo un pò in secondo piano davanti alla mole imponente di Gadget e Merchandising vario che in un modo o in un altro catalizza maggiormente l’attenzione dei più giovani e che rappresentano probabilmente la fetta maggiore dei partecipanti.
A questo si aggiunge una problematica seria comune a tutti, Lucca Comics compresa, che è quella dei prezzi. E questa critica è rivolta agli standisti. Capisco che dovete ripagarvi delle spese, ma quello che una volta era il prezzo di fiera, oggi non esiste più per colpa vostra e non dovete lamentarvi se non vendete abbastanza perchè vi svelo un segreto: chi compra fumetti, al 90% ha una tessera in fumetteria dove glieli mettono da parte e li pagano anche di meno. Quindi se volete vendere un albo che si trova regolarmente nel negozio di fiducia al 10-15% in meno, probabilmente dovete essere concorrenziali.

Dulcis in fundo la questione che sollevo ogni anno e che purtroppo non troverà mai una soluzione: la programmazione del Palco.
Non so come dirlo più… BASTA CON K-BLE JUNGLE di DJ SHIRU E ERIKO!!!
Davvero, non se ne può più…
Ben vengano, FINALMENTE, novità come “CRISTIANI D’AVENA” o “VELIVOLO GHIBLI“, due brave Cartoon Cover Band che insieme alla Napoletana “I MOSTRI LANCIATI DA VEGA” hanno saputo regalare emozioni al pubblico presente con una selezione musicale ampia e originale.
Come sempre manca un Live di alto livello con qualche nome importante ma ormai lo sanno anche i sassi che da questo orecchio non si sente perchè c’è una tazzina di caffè che offusca… E chi vuole capire capisce…

Veniamo agli accessi, altra nota di gioie e dolori.
Nessuna fiera ha un livello di controllo degli accessi così meticoloso come il Napoli Comicon. Un sistema di sicurezza così attento che davvero non lascia spazio a furbetti o agli amici degli amici degli amici. Ma questo controllo ha un prezzo: la lentezza degli accessi. Il controllo incrociato biglietto nominale/documento di riconoscimento può portare anche ad attendere ore per entrare mentre si svolgono le operazioni di controllo. Ok l’anti-bagarinaggio, ma non possiamo nemmeno permettere che persone in fila con un biglietto comprato in prevendita passino oltre un’ora e mezza davanti ai varchi per poter accedere.
A questo si aggiunge il controllo armi per i cosplayer che, per carità, è giusto (e non vorrei sbagliarmi ma nessuna fiera lo fa), ma poi all’interno ci sono gli stand che vendono le spade…

Ma, tralasciando le critiche che qualsiasi evento grande e importante come il Napoli Comicon deve avere per continuare a crescere, si deve anche parlare delle cose che funzionano bene e in alcuni casi benissimo.
Il service e tutti i tecnici sanno il fatto loro. Non si discute. A livello hardware e software si viaggia a livelli alti. Vi faccio un esempio: quando faccio degli eventi in altre fiere, ho un proiettore VGA che collego al mio MacBook. A Napoli ho una cabina di regia che gestisce tutto via software (una cosa fighissima) e i proiettori sono HDMI e 4k.
L’auditorium a disposizione per le anteprime cinematografiche e per gli eventi è probabilmente uno dei più belli a disposizione in giro.
L’area esterna garantisce così tanto spazio che anche quando si raggiunge il numero massimo di accessi giornalieri, ci si riesce a muovere con una tranquillità e libertà totale. La mostra d’oltremare non avrà il fascino delle prime edizioni di Castel S.Elmo, ma ha davvero una logistica ottima per un evento così imponente come questo.

Per quanto riguarda il resto, il Napoli Comicon resta, come già detto, un appuntamento importante e in continua evoluzione. Il Cosplay, il Gaming, gli artisti del Fumetto, gli incontri con le case editrici, le anteprime nazionali, le conferenze sull’animazione e molto altro ancora. Una kermesse che continua a crescere e che probabilmente dovrà allargarsi ancora in altri padiglioni se l’affluenza sarà in crescita costante come negli ultimi anni. Circa 600 eventi nelle varie categorie: fumetti, media, videogiochi, film, cosplay, oltre 200 ospiti tra cui il magister Roberto Recchioni, il disegnatore di “Dragon Ball Super” Toyotaro, Daniel Pennac, Liam Cunningham star de “Il Trono di Spade” e Rachel Keller di “Legion“ a cui si aggiungono i quasi 300 espositori

L’appuntamento è per il 2018 con l’edizione dei 20 anni di cui, per ora, si sa solo il nome del magister: Lorenzo Mattotti.

 

Napoli Comicon 2017: il punto

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